FINO AD ESAURIMENTO

La versione omologata rispetta la normativa euro3 sulle emissioni inquinanti per i modelli dal 2017 in poi euro4 il certificato non e aggiornato il catalizzatore e i diametri dei collettori sono stati dimensionati per ottimizzare l'erogazione migliorando le performance rispetto allo scarico originale.

COSA DICONO DI NOI...
SUPERBIKE ITALIA - Novembre 2018, P. 85:

"Dopo essermi dedicato per tutta l’estate esplorare (e apprezzare) il lato turistico della Tracer 900, questo mese ero alla ricerca di qualcosa di adatto ad accentuarne il DNA sportivo. Ecco dunque che mentre mi affannavo tra cataloghi di freni e sospensioni, mi è capitata tra capo e collo l’offerta Spark Exhaust Technology, affermato produttore di scarichi per moto in quel di Mantova, per montare un loro impianto completo. Ovviamente ho accettato.
 

Ci è voluto un po’ di tempo per organizzare il tutto ma questa volta, da come sono stato servito e riverito, mi è sembrato di essere un team manager di una squadra ufficiale. Dopo essermi messo d’accordo con la gentilissima Melania di Spark, un camion è passato da casa mia a ritirare la moto e dopo qualche giorno me l’hanno restituita con un piccolo capolavoro di ingegneria aftermarket a occuparsi di estrarre i gas di scarico dal 3 cilindri della Yamaha. Nello specifico, si tratta di un kit completo che sostituisce in toto l’impianto originale, con collettori in acciaio inox al cui interno è presente un catalizzatore speciale, fortemente impregnato ma con celle aperte, che consente il rispetto della normativa Euro 4, pur migliorando performance, sound e peso (-4,15kg) rispetto all’originale.

In termini di qualità e pulizia di realizzazione le foto parlano da loro, ma ciò che non si può capire dalle immagini è la musicalità del suono che il nuovo impianto ha regalato al CP3 della Tracer. Mi sono scoperto a fare cose che non avevo mai fatto, come accendere la moto e lasciarla rimbombare in box al minimo mentre mi vesto, scelgo con calma il casco, mi metto i guanti, controllo di aver allacciato le scarpe… Insomma ogni scusa è buona per passare qualche istante in più a godere del concerto tricilindrico, finalmente amplificato da un, ehm, “impianto di diffusione” che ne esalta la spettacolare voce. Mi sono anche ritrovato a sgasare da fermo al semaforo guardandomi in giro in cerca di consensi – non lo facevo da quando, a sedici anni, giravo con il mio primo 125.

A parte le idiozie, devo dire che raramente mi era capitato di montare un impianto omologato capace di migliorare così marcatamente il sound del sistema originale. Il suono al minimo che esce dal lungo dB-killer inserito nel terminale Spark è estremamente cupo e pur producendo un volume notevole (94dB) non è per nulla fastidioso. Vellutato direi. E perfettamente accordato alla sonorità del tre cilindri, visto che non ne copre lo spettacolare sound di aspirazione.

E per quanto riguarda le prestazioni? Anche qui, sono rimasto stupito, considerando che si tratta pur sempre di un sistema omologato. La prima cosa che ho notato è che ora, nelle accelerazioni a gas spalancato, basta un minimo invito per far sollevare l’anteriore in seconda, senza bisogno di aiutini con la frizione, e il banco prova ha confermato le mie impressioni, con un netto incremento di coppia tra i 3.500 ei 6.500. Il banco ha detto anche che togliendo il dB-killer il guadagno di potenza vale oltre 7cv a 10.000 giri (si passa dai 107,8 delle moto in configurazione standard a ben 114,9 col completo Spark). Davvero tantissimi, ma devo ammettere che così il sound diventa decisamente illegale, per cui non so quanto mi fiderò a lasciare il dB-killer smontato. Di sicuro non pensavo che l’erogazione e le prestazioni del CP3 Yamaha potessero migliorare tanto.

Che dire… sono davvero soddisfatto!"